Si parla sempre più spesso di femminismi e porno, cerchiamo di capire meglio.
Sempre di più emerge l'esigenza di fermare il sessismo, che, purtroppo anche nel nostro paese, imperversa a tutti i livelli ed in tutti gli ambienti. L'idea di Barbara Bonomi Romagnoli e Martina Turi è la metropolitana femminista, che parte per la destinazione dell'autodeterminazione e la ribellione, attraversando ed esplorando femminismi, con il desiderio di imbattersi in qualche circostanza sorprendente e il piacere di riguardare le fermate della vita quotidiana.
«Nel cromosoma X delle femmine non c'è implicita una propensione maggiore a caricare la lavatrice, a utilizzare l'aspirapolvere o il ferro da stiro, ad accudire mariti, amanti, figliolanza, persone anziane o disabili, animali domestici e piante in vaso, fino allo sfinimento o fino a che morte non ci separi»
Sei itinerari per scoprire femminismi allegri ed entusiasti, (auto)ironici e pungenti, includenti e visionari e capaci di produrre un progetto politico applicabile alla realtà odierna, quando tutto sembra bloccato, stereotipato e ripetitivo. Femminismi in grado di riorganizzarsi al meglio per essere efficaci, che siano eccezioni senza regole, per smantellare il patriarcato e reinventare un mondo che così per noi proprio non funziona.
Non Voglio Scendere è l'ultima fatica delle autrici Barbara Bonomi Romagnoli e Marina Turi, edito da Golena Edizioni casa editrice indipendente, che si occupa di controinformazione e controcultura.
In questo pamphlet le autrici riflettono, non senza ironia, sulla necessità femminile di riappropriarsi degli spazi sottratti un po' ovunque, non solo nei luoghi di lavoro e a casa. Non è un libro "contro" gli uomini, bensì un invito all'autocritica ed a fare un passo indietro, o di lato.
Si parla, inoltre, di "femminismi" e non più di "femminismo", in quanto espressioni culturalmente e geograficamente variegate delle esigenze di emancipazione, riconoscimento e rispetto al femminile.
Naturalmente, all'interno di questa riflessione non mancano i riferimenti al Porno, da sempre considerato ambito di dominio prettamente maschile.
Da un estratto del libro:"Il sesso non è un territorio ostile per le donne femministe, ma spesso è quello che vogliono farci credere. Forse abbiamo iniziato a capirlo, a sottrarci all'educazione impartita, provando ad andare oltre la mistica della femminilità. Riappropriandoci di quelli che sono da sempre considerati gli strumenti per soddisfare solo l'immaginario sessuale maschile. Le donne oggi guardano i video porno, anche quando sono da sole, spesso solo per curiosità o per piacere e non per resuscitare un po' di libido sopita all'interno di un ménage di coppia."
"Ora che le immagini di sesso esplicito sono accessibili a tuttx, gratuitamente, basta una connessione internet e via! a navigare per siti hard, tuttx possiamo sbirciare cosa fare e in quanti modi diversi. [...] Per il 2017 i dati forniti parlano di 28,5 miliardi di visitatori, con un incremento non indifferente di pubblico femminile. Per l'Italia sono ben un 23% le donne che navigano a vista sulla piattaforma hard. [...] Guardare un video porno è diventato sinonimo di emancipazione e libertà? se lo chiede la giornalista Barbara Costa nel suo libro P o rn a g e 18 e lei si risponde di sì. [...] Già, il nocciolo della questione sembra ancora lo stesso: il modo in cui il desiderio femminile è costruito solo come reazione a un desiderio maschile, mentre dovrebbe importarci una sessualità emancipata da moralismi e libera da coercizioni, una sessualità che metta in discussione strutture, gerarchie, aspetti emotivi."
Barbara Bonomi Romagnoli (1974) apicoltrice e Marina Turi (1959) informatica, entrambe giornaliste freelance, insieme raccontano storie che non sono neutre. Si sono conosciute in una serata femminista e da allora hanno condiviso il progetto A/matrix, ridono e discutono fra cortei e assemblee, mailing list e collettivi, inseguendosi per coordinate geografiche diverse. Hanno condiviso il progetto A/matrix e con altre hanno infiltrato dosi di sovversione soprattutto dove non sembrava possibile...
Il libro è stato presentato sabato scorso presso la sede di Diritti al Cuore onlus. All'interno della serata è stato proposto un altro volume, sempre sulla falsariga dei femminismi, scritto da Benedetta Pintus e Beatrice Da Vela "Siamo Marea - Come orientarsi all'interno della rivoluzione femminista", edito da Villaggio Maori. Si tratta di un manuale che ripercorre la storia del movimento femminista e che ci guida attraverso la giungla dei vari temi e teorie, per capire meglio come reagire e lottare contro le discriminazioni di ogni giorno e conoscere da vicino il variegato mondo dell’attivismo contemporaneo.