E dopo il "pillolo", ecco la punturina!
È in arrivo il primo contraccettivo maschile. Studiato e sperimentato da un'équipe di ricercatori indiani, supportata dall'Istituto Indiano per la Ricerca Medica (Indian Council of Medical Research).
Questa volta non si tratta di un prodotto da assumere per via orale, come il cosiddetto "pillolo", bensì di un anticoncezionale ormonale iniettabile.
Quest'ultimo ritrovato scientifico ha superato tutti i test di laboratorio, inclusa la somministrazione su 303 volontari, ottenendo un'altissima percentuale di riuscita: il 97,3% dei casi. Altro dato significativo: non si sono riscontrati effetti collaterali. Inoltre, grazie a questa iniezione, l'effetto del farmaco dovrebbe avere una durata di circa 13 anni.
Al momento il medicinale è in attesa dell'approvazione da parte dell'Agenzia del Farmaco Indiana, la Drug Controller General of India.
Anche in Italia, però, la ricerca scientifica in questo settore sta compiendo importanti passi avanti. I ricercatori dell'Ospedale Sant'Orsola di Bologna, infatti, stanno conducendo i test su coppie fertili, tra i 18 ed i 50 anni, di un nuovo prodotto anticoncezionale maschile, chiamato "Nestorone".
Questo nuovo medicinale si presenta sotto forma di gel, da spalmare sulla schiena o sul braccio. Il principio attivo sarebbe un ormone tipicamente femminile, il progesterone, che riduce la produzione di spermatozoi, ma non compromette la libido maschile.
Ma a chi interesserebbe la contraccezione al maschile? In realtà, oggi sono sempre di più gli uomini che vogliono prendere parte alla contraccezione e alla pianificazione familiare in modo attivo. Stando alle più recenti indagini sociali, infatti, gli uomini contribuirebbero alla spesa degli anticoncezionali per un quarto delle coppie fertili.
Ph. Credits: quepasalta.com.ar