Erika Lust e Paulita Pappel, nel corto "Female Ejaculation", affrontano il tema dell'eiaculazione femminile: non serve solo ad assecondare le fantasie maschili!
La verità è che il getto scenografico che rappresenta il momento clou nel genere "squirting" della pornografia mainstream, corrisponde ben poco a ciò che in realtà è l'eiaculazione femminile. Tutti gli uomini hanno visto almeno una scena in cui la performer donna "squirta", e milioni di utenti ogni giorno chiedono di farlo alla propria camgirl preferita, manco fosse qualcosa che si può eseguire a comando: ma in quanti sanno davvero di che cosa si tratta e, soprattutto, come far provare questo specifico tipo di orgasmo alla propria donna?
Nel cortometraggio "Female Ejaculation" diretto da Paulita Pappel e prodotto da Erika Lust, parte della raccolta XConfessions Vol.7 uscita nel 2016, si fa un ulteriore passo in avanti: il fatto che la donna possa eiaculare al pari dell'uomo, non è forse una forma di emancipazione?
Lo squirting dunque, da "performance" che la donna esegue per eccitare l'uomo come accade nella pornografia classica, si trasforma in strumento di piacere personale. Tale è nella realtà: l'orgasmo "bagnato" offre sensazioni diverse da quello classico, tutte da sperimentarlo. Pertanto le donne che cercano di imparare ad eiaculare dovrebbero farlo per sperimentare qualcosa di nuovo, e non per assecondare le richieste di qualcun altro!
Infatti la scena diretta da Paulita è incentrata sulla chimica dei due performer Jesse Stryder e Sadle Lune, anzichè focalizzarsi quasi unicamente sul piacere maschile come accade nel porno classico che siamo ormai abituati a vedere. Il che la rende perfetta da vedere in coppia, magari come spunto per sperimentare più tardi il piacere dell'eiaculazione femminile.
Dal punto di vista biologico lo squirting rimane un mistero: il liquido proviene dalla ghiandola di Skene vicino all'uretra, ma non è ancora sicuro perchè alcune donne lo fanno in modo spontaneo ed altre invece non ci riescono proprio. Mi sento di poter affermare che il 90% delle donne è in grado di farlo, anche se non ha ancora scoperto come!
La chiave per riuscirci è focalizzarsi sulla stimolazione del punto G. Un altro mistero, non è vero?
Il punto G, secondo le teorie più affermate al giorno d'oggi, si trova nella prima parte del canale vaginale, non troppo in profondità e nella parte anteriore, quindi più o meno nella zona dove si trovano l'uretra e la ghiandola di Skene. Ecco perchè la sua stimolazione provoca la fuoriuscita del famoso liquido! Puoi stimolarlo con le dita muovendole all'interno della vagina come se volessi dire a qualcuno, "vieni qua". Oppure affidati ad un sex toy curvato appositamente per il punto G: ormai tutti i principali brand ne producono, sia vibranti che non, e c'è solo l'imbarazzo della scelta!