Dall'adorazione di scarpe e piedi... allo squirting!
Noa Fly
Noa Fly - Giovedì 18 Gennaio 2018

Quella volta invece uscì con le scarpe che aveva indossato per tutto il giorno. Ho subito notato quel particolare e non ha evitato di farmelo notare.

Ci frequentavamo in un rapporto libero. Il nostro senso di libertà era pari a quello della passione.

Lei faceva la hostess nelle fiere ed era solita indossare abiti molto succinti e scarpe con tacco alto. Sapeva bene che quelle erano mie passioni.

Quella volta la chiamo e ci mettiamo d’accordo per incontrarci quando lei avrebbe finito di lavorare in fiera. Come tutte le altre volte vado a prenderla all’uscita dalla fiera. Normalmente usciva con scarpe basse perché lo stare tutto il giorno in piedi con i tacchi le faceva male. Quella volta invece uscì con le scarpe che aveva indossato per tutto il giorno. Ho subito adocchiato quel particolare e appena salita in macchina non ha evitato di farmelo notare. Appena salita mi dice “Hai visto che nonostante la giornata ho tenuto le scarpe?”

Io ero paurosamente eccitato nel pensare al dopo e fra le chiacchiere del viaggio, pensavo solo a correre in albergo. Arriviamo in hotel, facciamo il check-in ed andiamo verso l’ascensore. Appena saliti lei si toglie le scarpe, mi chiede scusa, dicendomi che non ce la faceva più dal dolore. Io rimasi basito, quasi deluso, era come se si fosse rotto l’incantesimo.

Scende dall’ascensore con i piedi scalzi e cammina sino alla camera. Appena entrati si siede sulla poltroncina, poggia la sua borsa e si rimette le scarpe avvicinandomi a lei. Ci baciamo appassionatamente sino a quanto la sua mano non va sulla mia testa spingendomi verso il basso ed in maniera perentoria mi dice: “Leccami le scarpe, le indosso da stamattina e meritano di essere pulite!”

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Non resisto, mi chino ed inizio compiaciuto a leccarle le scarpe in base alle sue indicazioni, avevo perso l’eccitazione ma in un attimo la ritrovo. Mi chiedeva punto per punto dove dovevo leccare, pulire… ero completamente sottomesso a lei; ad un tratto mi chiede di toglierle le scarpe e leccarle i piedi, per accudirli per la stanchezza e per ripulirli. Ero paurosamente eccitato. Inizio a prendermi cura dei suoi magnifici piedini, obbedendo ad ogni suo comando, quando tira fuori dalla sua borsetta un vibratore e, scostando la gonna, lo avvicina a lei. Solo in quel momento scopro che non aveva indossato le mutandine. Inizia a stimolarsi mentre io leccavo e baciavo, godendo, i suoi fantastici piedi. Era eccitata, più godeva più i suoi ordini erano perentori… Io ero in estasi… Ad un tratto mi chiede di sdraiarmi e porta il suo piacere alle mie labbra; mentre continuava a masturbarsi con il vibratore, mi chiede di leccarla, sempre più insistentemente e sempre più eccitata. Il mix tra il vibratore e la mia lingua le provoca piacere, godimento e dopo poco il suo squirting riempie la mia bocca, sul mio viso.

Non avevo mai provato una situazione simile, spingeva la sua vagina sulle mie labbra e non potevo fare altro che assaporare i suoi umori, con la bocca spalancata per il piacere e la lingua che continuava a cercarla.

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Raggiunto l’apice del piacere si scosta, scende e mi bacia… continua a scendere e si dedica al mio pene con intensità, mordendomi, stringendomi e infilandoselo tutto in bocca, tanto da farmi raggiungere un orgasmo molto veloce e accogliendo tra le sue morbide labbra tutto il frutto della mia passione.

Dopo aver raccolto ogni goccia ha esclamato: “Adoro dare e ricevere, essere padrona e schiava… Oggi tu sei stato mio ed io sono stata tua!”. Il bacio successivo fu una completa fusione di piacere tanto dolce quanto caldo, ma senza dubbio condito da emozioni forti ed indescrivibili.

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